Per alcuni andare dal meccanico è peggio che andare dal dentista, per altri è invece una routine anche piacevole. Non importa quale dei due tu sia, questi 5 semplici consigli ti semplificheranno la vita e faranno evitare possibili spiacevoli situazioni con il meccanico.
1. Non perdi la garanzia andando dalle autofficine indipendenti
A volte capita di sentirsi dire che comprata un’auto la garanzia sia utilizzabile solamente nelle officine della casa madre. Rivolgersi quindi al meccanico sotto casa risulterà in problemi e nella perdita della garanzia stessa.
Partiamo dal dire che il Codice del Consumo (D.Lgs. 206 del 6/9/2005) sancisce che ogni auto gode di 24 mesi di garanzia dal venditore che possono essere ridotti fino a minimo 12, purchè l'acquirente sia d'accordo. I difetti possono essere contestati entro due mesi dalla scadenza massima della garanzia aumentando, tecnicamente, la durata fino a 26 mesi.
Il Regolamento 1400/2002 CE ed il Regolamento (UE) 461/2010, nota come “Direttiva Monti”, sanciscono che le case madri sono tenute a considerare valide tutte le riparazioni eseguite da officine indipendenti fuori dalla loro rete ufficiale ai fini della garanzia. Il proprietario è quindi libero di scegliere dove eseguire i tagliandi o le riparazioni della propria auto senza temere nulla. L’officina deve però seguire alcune indicazioni come l’utilizzo di soli ricambi “di qualità equivalente all’originale” e l’attenersi alle prescrizioni della casa madre.
2. Si possono utilizzare ricambi usati rigenerati
Molto spesso le officine hanno in magazzino diversi pezzi di ricambio detti “rigenerati” estratti, per esempio, da auto da rottamare ma perfettamente funzionanti e revisionati alle prestazioni di un pezzo di fabbrica. L’automobilista può tranquillamente scegliere di utilizzare questi ricambi, spesso riducendo di molto il costo della riparazione, senza aver problemi relativi alla garanzia, la quale si applica normalmente.
3. Non ti far ingannare dalle apparenze
Le officine sono luoghi di lavoro dove si usano quotidianamente lubrificanti, grasso e macchinari che lasciano residui, come frese o mole. L’ambiente potrà quindi risultarvi trasandato, specialmente nelle officine più piccole dove il personale è sempre occupato a lavorare sulle auto. Aspettiamo però a giudicare dall’apparenza, il disordine può essere anche indicativo della bravura del meccanico e del fatto che abbia poco tempo libero per riordinare ed “imbellire” l’officina.
Ciò che importa davvero è la professionalità e la cortesia con cui il cliente è trattato; in fondo è meglio lasciare l’auto per due giorni in un’officina disordinata che due settimane in una perfettamente limpida.
4. Più la tua auto è vecchia, meno preciso sarà il preventivo
A differenza del digitale, dove ogni funzione e problema sono facilmente identificabili, nel mondo della meccanica, di cui le auto fanno (ancora) parte, le problematiche possono avere una miriade di cause, rendendo la diagnosi molto complicata. Le moderne officine sono dotate sia di istruzioni alla riparazione/sostituzione di pezzi sia di Software che, connessi alla centralina dell’auto, aiutano a localizzare il problema. Se questi sistemi sono già approssimativi sulle più moderne auto, figuriamoci su quelle che hanno diversi anni di età, dove l’elettronica era ancora limitata. Inoltre più alto è il chilometraggio di un’auto più le sue componenti interne sono state logorate e consumate solo dal normale uso, tralasciando l’abuso e la poca manutenzione che aumenta il logorio.
Una banale attività come lo svitare una vite o un bullone, cosa da pochi secondi, può durare ore se tale vite o bullone, ormai logorata, si spezza, costringendo quindi il meccanico ad estrarre il pezzo diversamente o a doversi rivolgere ad un collega con attrezzi specializzati. Di conseguenza presentare un preventivo che sia preciso e conveniente diventa davvero difficile, se non impossibile, risultando in incomprensioni e inconvenienti quando poche centinaia di euro diventano migliaia.
5. Richiedi sempre un giro di prova
Per quanto possa sembrare logico “provare per credere” molti di noi appena pagata la riparazione non vogliamo far altro che andarcene e quindi, lasciata l’officina, torniamo a casa e parcheggiamo l’auto solo per scoprire qualche giorno dopo che il problema persiste. Diventa quindi fondamentale chiedere, sempre con cortesia, di fare un giro di prova, magari col meccanico stesso a bordo, e testare che il problema sia stato risolto del tutto. Se poi si conosce qualcuno esperto di auto e di meccanica perché non avvalerci del suo aiuto e portare anche lui?